il paese - Prolocotanagropollese

Associazione Culturale
Prolocotanagropollese
Recap.: Via Giardini - 84035 POLLA (Salerno) Italy - Tel. 3337176005
Title
Vai ai contenuti
POLLA
Tra  i centri del Vallo di Diano, all'imbocco, c'è¨ POLLA (457m/lm; abitanti  5.365 circa). La sua storia inizia nel secondo secolo A.C. con  l'istituzione di un Foro da parte dei Romani. Accanto alla Taverna del  Passo è in bella vista un'epigrafe in latino: l'elogium (vedi foto 1), e  sempre sulla rotabile n.19, dove si trovano confortevoli alberghi per i  turisti, vedi il Forum, sono evidenti i relitti di un Mausoleo (vedi  foto 2) dedicato a Caio Uziano Rufo dalla moglie Insteia Polla. Tutto  questo è nella zona di San Pietro di Polla, la parte pianeggiante. E il  nome di Polla: alcuni lo fanno derivare dal Tempio Sillano per Apollo, e  gli abitanti ci chiamarono Apollani, com'è scritto su una lapide eretta  nell'ex monastero di San Rocco. E anche perchè il sole, simbolo di  Apollo, trovasi sulle pietre e sugli stemmi antichi. Ma molti archeologi  pensano, forse opportunamente, a Insteia Polla, la sacerdotessa, moglie  di Uziano. La posizione ne fa un centro dedito al commercio, e il  principe Tommaso Sanseverino (a. 1290 circa) vi concesse il mercato. Fu  uno dei primi. E il mercato si tiene abitualmente il sabato, in Campo  San Giovanni; ci sono due fiere, una il 25 giugno e l'altra l'8  settembre, festa della Madonna di Loreto. Per un secolo, poi, dal 1886  al 1986, la stazione ferroviaria posta al centro ne ha continuato la  vocazione commerciale. Nel Medioevo fu terra di feudatari: prima i  principi Longobardi, che la donarono al nobile Aslettino, poi successero  i conti di Fasanella. I Sanseverini vi costruirono il castello (vedi  foto 3). Nel 1552 passa alla famiglia Villano. I dissesti economici  destinarono il feudo al duca di Siano (1689). Il centro storico è  eloquente per la storia: i bizantini si riunirono intorno alle chiese di  Santa Maria dei Greci e di San Nicola dei Greci: ora quest'ultima  chiesa è stata per vetustà  e oblio, scoperta e lasciata a teatro  all'aperto, ma il suo portale è segno del suo prestigio. Santa Maria è  chiusa. La piazza detta dei Parlamenti presenta una chiesa, a tre  navate, dedicata a San Nicola dei Latini, a significare che il rito  latino soppiantò subito quello greco. Nel centro storico si concentrano  chiese, oratori e conventi, come quello delle Clarisse. Detto convento è   ora trasformato totalmente: presenta un teatro comunale al piano  terra, e ai piani superiori è allogato il Municipio con i suoi uffici.  L'impianto urbano si sviluppa per la via detta delle Monache e sfocia al  Parco, una rettilinea, dove erano, nei secoli scorsi, botteghe e  negozi. Ora al centro è posto un asilo infantile, tenuto dalle Suore di  Santa Teresa del Bambino Gesù, ed è un modello di bella struttura e di  bona educazione. In cima al paese, nel 1541, si apriva la chiesa di  Sant'Antonio con annesso Convento (vedi foto 4). Da qui la vista s'apre  ampia sul Vallo e l'animo si prepara ad entrare nella chiesa per  ammirare il Crocifisso di fra Umile da Petralia e la quadreria di  michele Ragolia, opera del Seicento. 40 son le tele del soffitto (a.  1666). E nella Cupola è affrescata la Gloria del Paradiso da Domenico  Sorrentino, allievo di Luca Giordano, anno 1681. Uscendo dalla chiesa e  percorrendo a ritroso il Viale, si può salire, al punto più alto,  suggestivo e carico di emozioni: il luogo rappresenta il Golgota, è  chiamato il Calvario (vedi foto 5), e sulla salita si snodano, tra una  coltre d'erba e ulivi grossi, verdi e argentei, le quattordici stazioni  della Via Crucis; è sul Sacrato la Chiesa del Calvario. La notte del  Venerdì¬ Santo le stazioni rivivono la Passione, con il Vescovo, i  sacerdoti, le associazioni cattoliche, e autorità , e un foltissimo  stuolo di fedeli del paese, e forestieri molti. Le strade del paese  presentano edicole votive stampate sulle facciate delle case. In via  Campo San Giovanni è costruito un regolare campo sportivo, con dotazione  di tribune, illuminazione e servizi accessori, un vero gioiello.  Parecchi sono gli alberghi con buoni ristoranti, ma essi si trovano  tutti lungo la strada nazionale, che attraversa ormai il paese nuovo, al  di sopra dell'ospedale.


figura 1

figura 2

figura 2

figura 3

figura 4

figura 5
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Torna ai contenuti