testimonianze romane 1 - Prolocotanagropollese

Associazione Culturale
Prolocotanagropollese
Recap.: Via Giardini - 84035 POLLA (Salerno) Italy - Tel. 3337176005
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Lapis Pollae (II° sec. a.c.)
Il  Lapis Pollae o Elogium di Polla è un’epigrafe collocata su un cippo  moderno davanti alla Taverna del Passo che per miracolo è stata  conservata integra fino a noi senza che l’incuria del tempo e le offese  degli uomini la scalfissero. E rappresenta, perciò, il ricordo diretto  che ha tramandato anche l’atto della costituzione di un Foro, enunciata  dall’ultima riga dell’iscrizione. La Lapide è di pietra comune e di  colore tendente al giallo, è alta 70 cm e larga 74. L’altezza delle  lettere varia da 2 a 3 cm e la loro profondità è di appena 2 mm. Alla  sinistra ha un margine abbastanza largo mentre alla destra le lettere  sono spesso accavallate e rimpicciolite, segno evidente che lo scultore  aveva calcolato con poca precisione la larghezza del rigo. La Lapide,  dai margini ineguali e mal rifiniti, lascia intravedere che essa fosse  stata inquadrata in un monumento, con la statua del console e con il  nome scolpito sulla base. L’epigrafe è la testimonianza più antica della  civiltà romana a Polla e in tutto il territorio circostante, risalente  al II° secolo a.c. e descrive la costruzione della Via Annia da Reggio a  Capua. Il titolare è il console Tito Annio Lusco  che volle non solo  dare alla Lapide una funzione celebrativa per se stesso (donde il nome  di Elogium dato dal prof. Marzullo) ma anche una funzione pratica per  coloro che, passando o sostando, vi leggevano le miglia percorse e  quelle da percorrere (in totale 321).

Il testo dell’iscrizione

“VIAM. FECEI. AB. REGIO. AD. CAPUAM. ET
IN. EA. VIA. PONTEIS. OMNEIS. MILIARIOS
TABELARIOSQUE. POSEIVEI. HINCE. SUNT
NOUCERIAM. MEILIA. LI. CAPUAM. XXCIIII
VALENTIAM. CLXXX/AD. FRETUM. AD
STATUAM. CCXXXI./ REGIUM. CCXXXVI/
SUMA. AF. CAPUA. REGIUM. MEILIA. CCCXXI/
ET. EIDEM. PRAETOR. IN
SICILIA. FUGITEIVOS. ITALICORUM
CONQUAESIVEI. REDIDEI QUE
HOMINES. DCCCCXVII. EIDEMQUE
PRIMUS. FECEI. UT. DE. AGRO. POPLICO
ARATORIBUS. CEDERENT. PASTORES
FORUM. AIDISQUE. POPLICAS. HEIC. FECEI”.

Traduzione

“Ho costruito la via da Reggio a Capua e
vi ho posto tutti i ponti, i miliari e
i tabellari. Da qui a Nocera sono
*miglia 51, fino a Capua 84,
a Vibo Valentia 180, allo stretto presso
la statua 231, a Reggio 236.
La somma da Capua a Reggio miglia 321.
Ed io medesimo, da pretore in Sicilia
conquistai i fuggitivi italici e restituii
uomini 917. Io per primo
feci in modo che dall’agro pubblico
i pastori si allontanassero a vantaggio degli aratori.
Qui ho costruito un Foro e gli edifici pubblici”.

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